MISS G, LA DONNA DEL MISTEROTorna a Racconti
EPISODIO
PILOTA
Erano circa le 20,30 ad Ammaliator-city. Le strade improvvisamente si
spopolarono. Dalle finestre delle case si sprigionavano una serie infinita
di odori provenienti dai loro fornelli accesi. Era l’ora di cena.
Anche Miss G era in cucina a preparare la cena, e correva…nel
forno il souflè di cipolle era pronto.
Correva…sui fornelli la zuppa alla cipolla era pronta.
Correva…la frittata di cipolle doveva essere girata.
E ancora correva…il pancarrè è stato tostato, ma
bisognava spalmarci su la salsa cipollata …
L’ammaliatore mascherato, intanto, era seduto a tavola mentre zelante
aspettava l’inizio di “Un posto al sole” e della sua
cena: <<Miss G è pronto?...Miss G ma quanto tempo ci vuole?? MIIIISS
G… HO FAAMEEEEE!!!>>diceva.
<<Si dolce capo, è pronto!>> rispondeva lei con voce tenera
dalla cucina.
Non passarono neanche 10 secondi che l’ammaliatore ricominciò: <<Ma
io non vedo ancora niente sulla tavola!!! MISS G???...Miss G????>>
<<Arrivo ammaliatore. Arrivo. Ecco a voi la cena. Spero sia di
vostro gradimento>> disse posando le pietanze sulla tavola ben apparecchiata.
<<Oh fiiinaalmenteee. Dai su, siediti che mangiamo>> disse
ora con aria mansueta e famelica l’eroe.
Miss G accolse subito la proposta e si sedette a tavola. Non fece in
tempo a prendere il cucchiaio in mano che:
<<Miss G questa zuppa è insipida. Mi vai a prendere un po di cipolla?>> disse
con lo sguardo supplichevole.
<<Si Si vado>> disse alzandosi e incamminandosi verso la cucina.
Mentre era in cucina, ancora la sua voce:
<<E prendi per favore anche quella bottiglia di vino rosso novello che
ho portato. Miss G! Hai sentito???...Miss G!!! >>
<<Si si. Ho sentito capo!!! La bottiglia di vino…>> diceva
affannata oramai lei.
<<Presto dai…Ma non hai fame stasera??>> disse con un ghigno
il supereroe, ignorando le conseguenze di quella frase. Avrebbe voluto fare
solo una battutina ironica e invece….ecco Miss G arrivare furiosa dalla
cucina che si strappava il grembiule che le cingeva la vita… e
cominciò….
<<Cosa!!! COOSA???... Non ho fame??? Certo che ho fame…ma ogni
volta che mi siedo mi devo rialzare?!...Miss G prendimi la cipolla…Miss
G prendimi il sale…Miss G la bottiglia di vino…Ogni giorno è la
stessa storia…>>
E continuò: <<BASTA! Sono stanca…sono stufa…e
le cipolle così…e le cipolle colì…sempre
la solita storia...sempre io e voi…voi ed io…non succede
mai niente…Basta…Buonanotte>> e si incamminò furibonda
continuando a borbottare: <<Eh si! ma cosa crede… che basta
regalarmi una tuta di lattex rossa per chiedermi tutto quello che vuole!!
UFFA’…ma ora basta…si ora basta!!!>>
Il nostro ammaliatore restò di sasso. Non aveva mai visto la sua
fedele compagna arrabbiarsi così.
<<Miss G.. .dai non fare così. Non ti farò più cucinare
le mie adorate cipolle di Tropea…le cucinerò io per te!!!!....Miss
G! Miss G??? Stavo scherzando!!!! Miss G! >>
Mentre finiva di pronunciare la sua frase sentì un colpo sordo.
La compagna di tante avventure aveva sbattuto la porta della sua camera
da letto. In lontananza ora sentiva uno sbatacchiare di ante, di cassetti…
<<L’ho fatta grossa stasera!!>> l’ammaliatore disse
tra sé, spalancando i suoi grandi e famosi occhi neri e facendo una
strana smorfia con le carnose labbra.
Non durò molto che pieno di sé disse: <<Vai pure
ragazza zingara…ma come io non potrò mai fare a meno di
te, così tu non potrai mai fare a meno di me!!>>.
Riprese a pasteggiare tutto solo e a godersi le ultime scene della sua
soap opera preferita. Ma senza Miss G accanto non era la stessa cosa….e
lui lo sapeva!
Miss G era seduta sul letto con le braccia incrociate avanti e lo sguardo
triste. La sua camera era tutta tappezzata di gigantografie, foto, disegni
e quant’altro del nostro ammaliatore mascherato. Pensate che anche
il suo copriletto, il suo piumone e la sua parure di lenzuola lo raffiguravano.
EH SI!!!… lei era la sua più accanita fan!!!!!!
Era triste. Non aveva mai “sbroccato” in quel modo
con lui.
Ma lo doveva fare prima o poi… Quella messa in scena era stata
architettata da tanto tempo ormai.
Si, messa in scena.
In realtà non era affatto arrabbiata con lui. Non poteva esserlo.
Lui così dolce, così buono, così gentile…
Cucinava lei perché lui era un’autentica frana…con
i suoi elettrodomestici non riusciva a capirsi…
La sua cucina infatti era supertecnologica. Attivando un timer e alcuni
pulsanti tutto era in movimento: il forno, il gas, il frullatore, il
tostapane…
Aveva provato diverse volte a capirne il meccanismo per preparare qualcosa
con le sue mani a Miss G.
Risultato: cucina a fuoco e fiamme, estintori svuotati e delle volte
era costretto a chiamare anche i pompieri!!!
Per tutte queste ragioni Miss G gli aveva proibito di mettere piede in
cucina…
Allora perché Miss G aveva architettato quella sfuriata?
Presto detto…le cipolle!!!!
Chattando su internet con le fans dell’eroe aveva capito che loro
lo adoravano, lo amavano, avrebbero fatto di tutto pur di stargli accanto…ma
quell’alito alla cipolla proprio non si poteva reggere!!!!!!
Era perfetto: la sua stupenda chioma scura, quelle fantastiche basette,
i baffetti da sparviero che incorniciavano quelle stupende labbra, i
suoi occhi, la sua voce così profonda e sensuale…. ma tutto
questo era messo in secondo piano per via della sua passione sfegatata
per l’ortaggio.
Doveva far qualcosa…nessuno doveva parlar male del suo capo…
Miss G avrebbe voluto far suo il detto di Quasimodo: “…qualcuno
che gli scaglierà la prima pietra sia cancellato dalla faccia
della terra!!! ”. Ma non poteva. Se lo avesse fatto avrebbe dovuto
fare una carneficina tra le fans!!!
Lui non se ne rendeva conto e lei in qualche modo, doveva farglielo capire.
Ecco spiegata la messa in scena. Anche lei sapeva di essere molto importante
per lui…quindi il giorno dopo lui le avrebbe sicuramente fatto
le sue scuse e lei, ne avrebbe approfittato per mettere una condizione:
<< Sì. Accetto le vostre scuse. Ma… dovrete ridurre per
penitenza la vostra passione cipollosa!>>
Avrebbe senz’altro accettato, pensava tra se.
Erano ormai passati tanti anni dal suo primo incontro con lui. Nella
sua mente, in quel momento, riaffiorarono i ricordi.
Era una fans scatenatissima Miss G:
Non si perdeva una edizione del telegiornale: Tg 1, Tg 2, Tg 5…persino
il Tg 4 (anche Fede adorava dare le notizie delle missioni dell’Ammaliatore
mascheratooo, dopo quelle del Berlusca ovviamente!!!!).
Ritagliava le sue foto dai giornali, collezionava tutti i gingilli che
lo riguardavano dai giornaletti tipo ‘Cioè’ e‘Top
Girl’
Registrava tutte le puntate di “C’è posta per
te…Ammaliatore” e di “Striscia la notizia dell’Ammaliatore”
Insomma una vera fans!
Ma un giorno accadde qualcosa che turbò il suo cuore innamorato.
Una sera seguendo distrattamente “Mi manda rai tre” una strana
ragazza catturò la sua attenzione: questa cominciò ad inveire
contro il nostro grande eroe. Diceva che era un egocentrico, antipatico,
megalomane, con un brutto naso…
<<BRUTTOOO NASOOO!!!!... MEGALOMANEEEE!!!! Questa è da ricovero!!!!!! >> disse
lei furiosa contro lo schermo.
Quella strana ragazza in TV, poi, spiegò il perché di tutto
questo. Chiese un giorno l’intervento dell’Ammaliatore mascherato.
Lui, quella volta, si era rifiutato di cantarle una canzone di Masini
dicendo : <<No, ti prego Masini nooo!!! Canterò per te tutto
ciò che vuoi . Ma Masini… NOOO!!!!!>>.
Dopo la sua esclamazione lei si era davvero arrabbiata. Non solo le si
presentò con la MAURIZIOCOSTANZO-DIVISA, (di cui conoscete tutti
i particolari!) ma si rifiutò anche di cantare la canzone di Masini
richiesta!!!!
Miss G, dopo quel racconto, s’infuocò tutta.
Dai padiglioni delle sue piccole orecchie cominciò ad uscire tanto
di quel fumo che sembrava di essere nella zona industriale di Milano!
<<Questa è PAZZA!!...Ricoveratela!!! Ci vorrebbe un T.S.O. … MANDATELA
VIA!!!!>> urlò.
Pianse tutta la notte, non poteva sopportare che una ragazza qualsiasi
parlasse così male del suo idolo.
Si potrebbe dire che anche Miss G quella notte rischiò il ricovero
coatto.
Piangeva e piangeva ancora…fino a quando in lacrime invocò il
suo nome:
<<Ammaliatore…AMMALIATOORE MACHERAATOOO…>>
Anche a quei tempi il nostro eroe possedeva il meccanismo di eiettabilità all’impulso
URLO DI DONNA. La poltrona non era la stessa, il divano neanche… Ma
il meccanismo era sempre quello.
Dopo circa 10 secondi era atterrato nella cameretta della dolce Miss
G, con indosso la FROLLO-DIVISA.
Iniziò alle solite il suo gingle : “sono l'ammaliatore mascherato,
il difensore del cuore delle donne...nessun fellone puo' resistere all'ammaliatore
mascheratooooo”.
<<Anche il suo gingle non è ancora cambiato!>> pensò lei
sorridendo mentre ripensava al suo primo incontro.
Dopo l’intonazione del suo motto l’ammaliatore si rese conto
di trovarsi in una stanza piena d’acqua. Ma non era semplice acqua,
erano tutte lacrime della bella e bionda donzella che aveva davanti in
quel momento.
<<AIUTO…AIUTO…S.O.S…HELP ME (conosceva anche qualche
parolina straniera! J )…BAY WATCH !!! BAGNIIINOOOO…UN NAUFRAGO…AIUTO
NON SO NUOTARE!!!!>>
<<A VOI FEBA di CHATOPEUR…>> ebbe la forza di dire <<IO
DO L’ORDINE DI BLOCCARE… QUELLE LACRIMEEE LAAAAAA!!!!>> e
sprofondò.
Miss G allora si immerse nella sua valle di lacrime. Lo recuperò e
gli mise intorno un salvagente con davanti il becco e il collo di una
paperella. Per fortuna lei amava conservare nella sua stanza i
ricordi della sua fanciullezza!!!
Il pianto però non si fermò.
L’ammaliatore, dopo aver espulso tutte le lacrime della pulzella
che aveva ingurgitato sprofondando, le chiese perché era così triste.
Miss G spiegò cosa aveva visto quella sera in televisione. E lui
capì.
A questo punto le chiese cosa poteva cantarle per farla ritornare felice.
Lei, forte del fatto che l’aveva salvato, gli fece una enorme richiesta.
Anche lui consapevole che le doveva la vita, accettò di esaudire
la sua richiesta.
Le prese la mano e lei cominciò: <<Ma che cosa vi ho mai
fatto??? Perché voi mi odiate tanto…>>
Lui con tutta la passione possibile le rispose:
<<Non capisci questo odio e che…Ti AMO…TI AAAAAAAAAMMOOOOOOOOOOOOOOOOOO>>.
Non l’aveva mai cantata per nessuna donzella. E ora lì, per
quella bella zingara, lo aveva fatto.
La ragazza dopo l’intonazione dei famosi 13 secondi, con ancora
l’eco degli OOOOOO nelle orecchie, svenne.
Al suo risvegliò lo ritrovò ancora accanto a lei.
L’ammaliatore rimase lì tutta la notte a raccontarle della
sua vita, della sua carriera… Mentre stava per andar via, gli
ritornò in mente che quella ragazza gli aveva salvato la vita.
E allora…si girò di scatto, la guardò e le disse:
<<RAGAZZA ZINGARA!!! Vuoi diventare la mia fedele compagna
di avventure????>>
<<SI SIIII !!! >> rispose lei quasi incredula della proposta
ricevuta.
<<ALLOORA da ora in poi ti chiamerai Miss G. E vivrai nel
covo segreto con me!>>.
Così si erano conosciuti il nostro carismatico Ammaliatore e
la nostra bella Miss G.
Miss G, sorrise dolcemente seduta sul letto dove l’avevamo lasciata.
Il ricordo di quella nottata lo portava ancora nel suo cuore di fan innamorata
e devota ormai.
Si fece cullare dalle braccia di Morfeo quella notte.
Il mattino dopo al risveglio trovò una rosa blu sul suo letto.
Sorrise.
Andò in tutta fretta in sala da pranzo. La tavola era ben apparecchiata
e piena di leccornie che le piacevano.
Vide il suo ammaliatore con la macchinetta del caffè in mano (
era riuscito a non bruciare la cucina???!!!!) che sorridente le si avvicinava.
<<Buongiorno Miss G>> le disse e continuò:
<<Io…IOOO…volevo chiederti scusa per ieri sera…non
volevo offenderti…Tu…Io… insomma…voglio farmi perdonare….cosa
posso fare per farmi perdonare????>>
Le versò il caffè e si sedette pure lui a tavola. Prese
una cipolla in mano e voluttuosamente la intense nel caffèlatte.
Miss G prese la palla al balzo <<Non dovete mangiare più cipolle
per almeno un anno>>
<<Cosa!! COOSAAAA?????>> tuonò lui. Poi si mise a riflettere
con le dita appoggiate sul mento e il dito indice che batteva contro le sue
labbra chiuse.
<<EH SIA… RAGAZZA ZINGARA. HAI VINTO TU. Rinuncerò al
mio adorato ortaggio per un anno!>>.
Mentre pronunciava questa frase, in lontananza si sentirono delle sirene. “Ni
Nà…Ni Nà…Ni Nà”
Questo suono si avvicinava sempre di più…. e sempre di
più… fino a quando non si fermò sotto la loro finestra.
Miss G guardò l’ammaliatoooree mascheraaatooo in cagnesco
e volse gli occhi verso la cucina.
L’ammaliatore spalancò gli occhi, aggrottò le sopracciglia,
tirò su entrambe le spalle e anche lui girò gli occhi.
La cucina era di nuovo a fuoco e fiamme.
<< MA CAAPOOOO, anche per un caffè!!!!>> disse lei
con aria rassegnata e alzando le braccia.
<<EH EH>> rispose lui
<<SI SI … ANCHE PER UN CAFFE’>> sorrise rassegnato
anche lui, mentre i pompieri erano già dentro la sua cucina.
Annalisa (continua…………)
Un ringraziamento particolare alla mia favolosa amica Donatella,
entrambe, fonti inesauribili di ispirazione…
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